La via Corte vecchia prende il nome dal luogo preposto agli uffici della Corte di Giustizia che per quasi tutto l’800 ha avuto sede nel palazzo Tronconi, situato al termine della stessa via. Fino agli anni ’60 del novecento è stata una delle vie più animate del paese in quanto collegava le sedi delle autorità presenti: la Parrocchia, il Municipio, la Corte di Giustizia. Sulla stessa si affacciavano le attività commerciali, artigianali e professionali e per gran parte dell’epoca contemporanea è stata il cuore operoso di Arce. Ancora oggi percorrendo il tratto iniziale di via Corte vecchia sembra poter udire le voci e percepire la quotidianità di coloro che tra rumori e un frenetico via vai si affaccendavano nelle loro occupazioni…suoni, odori ed espressioni dialettali riempivano l’aria. Percorrendo la via Corte vecchia dall’origine, lasciandosi piazza Umberto I alle spalle si accede al sopportico detto “dell’ospedale”. Giunti in prossimità dello sboccodel passaggio,sulla sinistra in alto è posto l’affresco della Madonna dell’ospedale, opera del pittore arcese Francesco Pescosolido datata 1848. In tale fabbricato aveva sede l’ospedale di San Rocco: un luogo ove un tempo erano ospitati viandanti o comunque persone di passaggio. Procedendo il cammino si arriva alla“piazza vecchia”,fulcro e snodo viariodelimitato dal palazzo Grossi-Corradini a valle e dalla vecchia sede municipale a monte. Da tale piazza ha origine la via Manfredi (vedi specifico pannello) che conduce alla parte alta del centro storico. Procedendo sulla via Corte vecchia si giunge dinanzi al palazzo Alberi-Germani posto sulla destra e più oltre, superato il palazzo De Pigliaro, si arriva al sopportico alla cui destra v’è il palazzo Corradini-Violo, ove il 22 novembre 1798 fu ospite il Generale Parisi al seguito del Re Ferdinando IV di Borbone. Sulla sinistra v’è il palazzo Bartolomei il cui imponente portale è dotato di una chiave di arco finemente lavorato a foglie d’acanto, strette in alto tra due volute. Proseguendo oltre, a sinistra si costeggia la casa natale del pittore Raffaele Quattrucci. Ripreso il cammino dopo una doppia curva si giunge al palazzo De Camillis-Loyola. Il prospetto murario posto di fronte al palazzo probabilmente coincideva con la cinta muraria del borgo che un tempo per alcuni tratti era costituita dal caseggiato posto a schiera, al quale si accedeva con una posta di cui resta traccia. Più avanti si raggiunge la cappella di S. Pasquale, difronte alla quale sale la scalinata della via Renato Sera che conduce all’omonimo palazzo. Dal piazzale posto alla sinistra della cappella di S.Pasquale è possibile ammirare il prospetto sud del palazzo Tronconi. Tornado sulla via Corte vecchia proseguendo in salita si fiancheggia un tratto della cinta muraria del borgo e si raggiunge il maestoso portale bugnata che dà accesso all’Ara Tronconi. Procedendo oltre la via termina alla piazzetta Tronconi.
Fonti bibliografiche
P. Cayro, Storia sacra e profana d’Aquino e sua diocesi, libro I, Napoli 1808 (ristampa anastatica, Pontecorvo 1981)
F. Corradini, …di Arce in Terra di Lavoro, Arce 2004
R. Fraioli, Memorie di un paese. Le immagini di Arce nella “filigrana” della storia, Montecassino 2005
A. Germani, Arrénneme gliu fazzelettóne. Dizionario del dialetto di Colfelice, Arce e Roccadarce, Colfelice 1998
G.G. Grossi, Lettere istoriche-epigrafiche e scientifiche illustrative delle antiche città de’ Volsci indi Lazio nuovo, vol.II, Napoli 1816
Corte Vecchia street
The Corte Vecchia street takes its name from the place in charge of the offices of the Court of Justice which for almost all the 800 was based in the Tronconi building, located at the end of the same street. Until the 60s of the twentieth century it was one of the most animated streets of the country as it connected the headquarters of the buildings where the authorities were present: the Parish, the Town Hall, the Court of Justice. Even today, along the initial stretch of Corte Vecchia street, it seems to be able to hear the voices and perceive the daily life of those who, between noises and a frantic coming and going, were busy in their occupations … sounds, smells and dialectal expressions filled the air. Along the Corte Vecchia street from the origin, leaving Umberto Ist square behind you, you enter the sopportico called “dell’ospedale”. Once near the the passage, on the left at the top is the fresco painting of the Madonna dell’ospedale, the work of the painter of Arce Francesco Pescosolido dated 1848. In this building it was located the hospital of San Rocco: a place where once were housed travelers. Proceeding the way you arrive at the “old square”, the fulcrum and road junction bordered by the Grossi-Corradini palace down to the square and the old municipal headquarters upstream. From this square originates the Manfredi street (see specific panel) that leads to the upper part of the historic center. Proceeding on Corte Vecchia street you reach the Albèri-Germani palace located on the right and further on, past the De Pigliaro palace, you arrive at the sopportico to whose right there is the Corradini-Violo palace, where on November 22, 1798 General Parisi was a guest in the wake of King Ferdinand IV of Bourbon. On the left there is the Bartolomei palace whose imposing portal is equipped with an arch key finely worked with acanthus leaves, squeezed high between two volutes. Continuing further, on the left you walk along the birthplace of the painter Raffaele Quattrucci. Then after a double curve you reach the De Camillis-Loyola palace. The wall façade in front of the building probably coincided with the walls of the village which once, for some stretches, consisted of the terraced building, which was accessed with a post of which traces remain. Further on you reach the chapel of S. Pasquale, in front of which rises the staircase of Renato Sera street that leads to the homonymous palace. From the square on the left of the chapel of S.Pasquale you can admire the south façade of the Tronconi palace. Coming back on Corte Vecchia street continuing uphill you can find a stretch of the walls of the village and further on you reach the majestic rusticated portal that gives access to the Ara Tronconi. Proceeding further, the street ends at the Piazzetta Tronconi (Tronconi square).