In questo luogo prepariamoci ad immergerci in un altro mondo. Chiudiamo gli occhi ed immaginiamo il paesaggio di circa 400.000 anni fa. Nei pressi della Galleria T.A.V. GA.6.Z i lavori di sbancamento hanno interessato livelli di sabbie e ghiaie del Pleistocene. Lo studio diretto dall’archeologo Italo Biddittu ha permesso di acquisire preziose informazioni da una sezione stratigrafica di circa 22 m.
Sono emersi dati relativi ad un antico paesaggio ricco di acque, laghi e fiumare. Lungo le sponde e nelle foreste di aghifoglie: pini, abeti e di latifoglie: querce, faggi, frassini e ontani, vivevano animali oggi estinti o lontani dall’area. Elefanti (Palaeoloxodon antiquus), Buoi (Bos primigenius), Cervi (Cervus elaphus), Rinoceronti (Stephanorhinus sp.), Ippopotami (Hippopothamus sp.), Daini (Dama clactoniana), Cavalli (Equus ferus) e molluschi d’acqua dolce, erano solo alcune delle specie con cui l’uomo preistorico (probabilmente Homo heidelbergensis) doveva condividere l’habitat. La presenza umana è testimoniata dal rinvenimento di manufatti in pietra e in osso in almeno due livelli archeologici. Il primo a circa 10m di profondità caratterizzato da bifacciali acheuleani. Il secondo, più antico, con manufatti su scheggia e su osso.
Curiosità: L’antichità dei livelli è compatibile con l’area di Campogrande (Ceprano), dove Italo Biddittu il 13 marzo 1994 rinvenne la calotta cranica conosciuta come Argil “L’uomo di Ceprano”.
I reperti sono esposti presso il Museo Preistorico “P. Fedele” di Pofi (Fr). Associazione TUA Territorio Uomo Antico